in cactusinhabitat.org 2013, gli A&M 705, A&M 733, A&M 737 e A&M 744, ora identificati con E. oxygona, erano stati attribuiti a Echinopsis rhodotricha K. Schumann
Giugno 2021

Nel Gennaio 2014 ci trovavamo nell’area di Nuevo Berlin, nel Dipartimento di Rio Negro, Uruguay, alla ricerca di popolazioni di Parodia turecekiana R. Kiesling, in relazione al lavoro di studio sui rapporti tra questo taxon e le altre popolazioni componenti il complesso di Parodia mammulosa (Lamaire) N. P. Taylor (Anceschi & Magli 2014,13: 60-73; 2018, 36: 116-117). Nelle aree di savana boscosa con suolo allomorfo, prossime al Rio Uruguay, conosciute come “blanqueales”, tra le foreste principalmente costituite da “algarrobos”, “quebrachos” e la palma “Caranday” (per maggiori informazioni sulla composizione fisico-chimica e fitogeografica componenti dei “blanqueales” vedi Anceschi & Magli 2014,13: 62), abbiamo incontrato diverse popolazioni di Echinopsis oxygona (Link & Otto) Pfeiffer (A&M 967, A&M 972). Anche questa volta, come in altre precedenti occasioni ci siamo trovati di fronte all’imbarazzante situazione di dovere constatare che all’interno di una stessa popolazione erano presenti semaphoronts (Hennig 1966, 6-7, 32-33, 63, 65-67), attribuibili a E. oxygona, si veda A&M 967 (foto 77-85, 87-89), ed altri maggiormente attribuibili a Echinopsis rhodotricha K. Schumann, vedi sempre A&M 967 (foto 86), e ancora si veda nell’ A&M 972 (foto 92-95), per gli individui più prossimi al primo taxon, e nella stessa popolazione di A&M 972 (foto 90-91), per quelli più vicini ai caratteri del secondo. Considerando che, anche in altre popolazioni rilevate all’interno dei “blanqueales” del Rio Uruguay, avevamo constatato una sovrapposizione degli elementi che dovrebbero caratterizzare i due taxa (vedi sotto), ne è un esempio, la popolazione di Young, Rio Negro, Uruguay, A&M 277 (foto 11-17), che mostra caratteri intermedi (nell’abito e nella spinatura), avevamo pensato che le due specie si potessero incrociare proprio nei “blanqueales”, che come già evidenziato (Marchesi 2013, quoted from Anceschi & Magli 2014, 13: 62), rappresentano un’estensione dell’ecoregione del Chaco Umido. Sappiamo infatti che E. rhodotricha (tra cui Echinopsis chacoana Schütz, vedi Anceschi & Magli 2013a, 50), è riconosciuta come una specie dominante endemica del Chaco, mentre E. oxygona vive a sua volta su un’ampia estensione di territorio, in habitats perlopiù costituiti dalle praterie della Pampa con affioramenti rocciosi in Argentina, Uruguay e Brasile meridionale, nella Pampa umida e semiarida dell'Argentina, Uruguay e della Regione ecologica del Brasile meridionale, ma rilevabile anche nei “blanqueales”, parte della Paranà flooded savanna Ecological region. È Infatti noto che i due taxa sono simpatrici in quest’area (dati raccolti da: Larocca, J., Machado, M., Kiesling, R., Oakley, L. & Pin, A. 2017. Echinopsis oxygona [geographic range], (amended version of 2013 assessment). The IUCN Red List of Threatened Species 2017. Downloaded on 07 December 2019) & Oakley, L., Duarte, W. & Pin, A. 2017. Echinopsis rhodotricha [geographic range], (amended version of 2013 assessment). The IUCN Red List of Threatened Species 2017. Downloaded on 05 December 2019). Rivalutando però tutte le popolazioni di queste due specie dominanti, da noi visitate in molte occasioni nella vastità delle loro aree di distribuzione, ci siamo però resi conto che la sovrapposizione dei semaphoronts distintivi, non era relativa ai soli “blanqueales”, dove è opinione comune che le due specie si sovrappongono, ma anche ad altre aree “non sospette”, lontane dalle riconosciute aree di simpatria. Si vedano per esempio le popolazioni di E. rhodotricha, da noi rilevate nel 2011 in Bolivia, Santa Cruz, Santiago de Chiquitos, Valle de Tucavaca, area all’estremo nord dell’area distributiva del taxon, molto distante da quello che è riconosciuto essere il range distributivo di  E. oxygona, dove molti individui mostrano i tratti appartenenti al secondo taxon ( A&M 705, foto 04, 07, 14-15, 22) Dall’altro lato si consideri che non è difficile invece incontrare quelli che dovrebbero essere i caratteri distintivi E. rhodotricha, nelle pampas del sud del Brasile, nello stato di Rio Grande do Sul, o nel nord dell’ Uruguay, aree che dovrebbe essere appannaggio esclusivo di E. oxygona. Si vedano a questo proposito i nostri A&M 86 (foto 03), A&M 260 (foto 08); A&M 283 (foto 18),  A&M 286 (foto 23), A&M 767 (foto 26), A&M 777 (foto 30-31). D’altronde, se all’interno di una stessa popolazione naturale, si eleggono due distinti semaphoronts, rappresentanti distinte fasi nel processo di ontogenesi del taxon, come rappresentativi invece di due distinti taxa, si darà luogo alla creazione di specie inesistenti. È quello che succede per esempio nel sito IUCN (ibidem, vedi le foto di Pierre Braun), scegliendo per E. oxygona un semaphoront che rappresenta una pianta globulare, con evidenti areole feltrose e sporgenti, senza, o con piccole spine poco evidenti, e per E. rhodotricha un semaphoront più allungato, dotato di forte spinatura. Più o meno la stessa scelta di immagini viene fatta da Hunt et al. (2006, atlas: 243-244). Come già evidenziato, è dimostrabile che entrambi i taxa nelle “distinte aree di elezione”, manifestano entrambi i semaphoronts. Sulla base di quanto evidenziato abbiamo assimilato E. rhodotricha nella sininimia di  E. oxygona in cactusinhabitat.org. E. oxygona assume così la portata di una ancora più vasta specie dominante, che dalla Valle di Tucavaca, Santa Cruz, Bolivia, situata all'estremo nord della distribuzione del taxon, popolando il Chaco secco, il Chaco umido, la Pampa umida e semiarida dell'Argentina, Uruguay e Brasile meridionale, e le Paranà flooded savanna ecological regions raggiunge a sud le aree a ovest della città di Buenos Aires. (Tradotto da: Anceschi & Magli 2021, 61-63)