2011, Bolivia, Santa Cruz
2011, Bolivia, Santa Cruz, San José de Chiquitos, A&M 695 Mostra sulla mappa
Sinonimi
Gymnocalycium hammerschmidii
Distribuzione
Bolivia (Santa Cruz)
Stato di conservazione
Commenti
“ Ecologically, mountain ranges are like islands in the sky, and many of them support endemic species developed in isolation” (Benson 1982, 107). La Serrania di San José (668 m), patria di Gymnocalycium chiquitanum Cárdenas, il Cerro San Miguel (839 m) 150 km più a sud, patria di Gymnocalycium chacoense Amerhauser, e il Cerro León (604 m) 125 km a sud ovest, patria di Gymnocalycium paediophilum F. Ritter ex Schütz, separati tra loro dalla pianura del Chaco Boreale, sono un esempio emblematico del pensiero di Benson. Nel panorama delle specie del genere Gymnocalycium Pfaiffer ex Mittler che popolano il Bioma Chaco, tutte appartenenti al gruppo di seme Muscosemineum, queste tre specie sono le uniche, oltre al Gymnocalycium pflanzii (Vaupel) Werdermann ad appartenere al gruppo Microsemineum. È interessante ricordare che G. pflanzii, è adattato a vivere oltre che nella pianura chaqueña, anche tra le rocce e nelle valli di quella regione che Charles chiama “Easten Andian Forest and Scrub” (2009, 25-27), e che noi identifichiamo come un’area, nella prima fascia andina, dove la Provincia del Monte che sale da sud si fonde con il sistema Chaco, che entra da ovest. Il fatto che taxa appartenenti allo stesso gruppo di seme abbiano abitudini territoriali simili, potrebbe far pensare a un comune ancestro, magari di origini andine, anche se la chiara diversità manifestata nella forma di crescita di G. paediophilum è davvero notevole. A questo proposito contrariamente ad Hunt et al. (2006, text: 128, 131) e in accordo con Charles (2009, 144, 180) riteniamo che G. chacoense e G. paediophilum siano distinti da G. chiquitanum. Oltre che per la disgiunzione di areale, G. chacoense si distingue (dando credito all’esperienza e alla documentazione di altri ricercatori, essendo l’unico taxon tra i Gymnocalycium del Chaco che non abbiamo studiato direttamente) per il fiore più piccolo e la spinatura più fine (ibid.: 144). G. paediophilum è distinto non solo da G. chiquitanum, ma per la sua particolare forma di crescita, da qualsiasi altra specie di Gymnocalycium che abbiamo studiato. Il taxon infatti forma gruppi di piccole colonne, < 16 x 8 cm (h x ø) piuttosto inusuali per il genere (A&M 741, foto 1-32). Il sistema del Cerro León è composto da circa 40 km quadrati di colline, coperte da boscaglia xerofita decidua. Come tutti i ricercatori, abbiamo studiato il taxon sulle prime colline, prossime alla fine della strada in terra battuta. Probabilmente nessuno è mai entrato davvero nel cuore del Cerro León, per questo non ci sono informazioni sul numero delle popolazioni di G. paediophilum, ne’ sul loro stato di conservazione, ne’ se esistano altre analoghe meraviglie da scoprire. (Tradotto da: Anceschi & Magli 2013b, 62-63)
Genere
Altre specie
alboareolatum
andreae
anisitsii
baldianum
bayrianum
bodenbenderianum
borthii
bruchii
buenekeri
calochlorum
capillaense
cardenasianum
castellanosii
chiquitanum
denudatum
eurypleurum
ferrarii
fischeri
glaucum
horridispinum
horstii
hossei
kieslingii
marsoneri
megatae
mesopotamicum
mihanovichii
monvillei
mostii
nigriareolatum
oenanthemum
paediophilum
paraguayense
pflanzii
reductum
ritterianum
robustum
saglionis
schickendantzii
schroederianum
spegazzinii
stellatum
stenopleurum
uebelmannianum
uruguayense