Nei nostri primi due booklets (Anceschi & Magli 2010, 18, 31-33; 2013a, 84-85), abbiamo ampiamente evidenziato l’inconsistenza di un genere Cipocereus F. Ritter distinto da Pilosocereus Byles & G. D. Rowley, sulla sola base di “indehiscent fruits with colourless, watery pulp”, carattere che secondo Taylor (Taylor in Hunt & Taylor 1990, 8: 98-99), distinguerebbe il primo taxon dal secondo. Piuttosto negli ultimi anni, preliminari evidenze molecolari hanno portato nella direzione di un inclusione di Cipocereus e Praecereus Buxbaum in Cereus Miller (Machado et al., 2006; Hunt 2013, xì-xìì; Taylor in Hunt 2017, 37: 21)). In attesa di conferme al livello molecolare in questa direzione, ci eravamo attestati sulla provvisoria inclusione di Cipocereus in Pilosocereus (Anceschi & Magli 2013a, 85), considerando già Praecereus come parte di Cereus (Anceschi & Magli 2013a, 44). Le attese analisi molecolari su Cereus e generi strettamente correlati (cioè Cipocereus e Praecereus), ottenuti dal plastid trnS-trnG intergenic spacer, sono state pubblicate in uno studio di biogeografia da Franco et al. (2017, 199-210). Le analisi confermano Cipocereus e Praecereus incorporati tra le specie di Cereus, in un unico clade monofiletico ben supportato, cioè posterior probabilities 0.93 (< 0.85) (ibidem, 203). Il risultato è però così sintetizzato nelle parole degli autori “The main results of our phylogenetic analyses are as follows. First, it is likely that Cereus is not monophyletic, as Cipocereus (clade D1) and Praecereus (clade D2) were placed among Cereus spp.” (ibidem, 202). Ora, a noi appare chiaro che per rendere Cereus monofiletico, la soluzione filogenetica più semplice e realistica da adottare, oltre che coerente con la teoria di Hennig (Hennig 1966; Anceschi & Magli 2018, 36: 74-75), sarebbe quella di includere in Cereus i due gruppi che le analisi indicano con ogni evidenza fare parte del gruppo monofiletico così costituito. Dall’altra parte, per potere sostenere la monofilia di Cipocereus e Praecereus come auspicato dagli autori, il primo taxon dovrebbe includere il sottogenere mirabella (Cereus albicaulis e Cereus mirabella) e il secondo dovrebbe includere parte del sottogenere ebnberia (nelle analisi Cereus saddianus e Cereus kroenleinii); lasciando peraltro il resto del genere Cereus composto dagli attuali sottogeneri cereus, oblongicarpi e parte di ebneria (nelle analisi Cereus aethiops e Cereus spegazzini), retto da un supporto inferiore (posterior probabilities 0,82) rispetto a quello dell’ipotesi filogenetica da noi adottata (posterior probabilities 0.93) (ibidem 203). Detto questo, sulla base dell’evidenza dei dati molecolari e in direzione di un genere Cereus s.l. monofiletico (Hennig 1966; Anceschi & Magli 2018, 36: 74-75), trasferiamo a Cereus le specie di Cipocereus in precedenza attribuite a Pilosocereus all’interno di cactusinhabitat.org (cioè Pilosocereuscrassisepalus, Pilosocereus laniflorus, Pilosocerus minensis), unitamente a Cipocereus bradei (Backeberg & Voll) Zappi & N. P. Taylor, taxon oggetto della nostra ultima ricerca e non ancora presente nella pubblicazione cactusinhabitat.org 2013. Le poche (2), nuove combinazioni necessarie in Cereus s.l., sono pubblicate a pagina 41 del presente booklet(cioè Cereus bradei(Backeberg & Voll) Anceschi & Magli, e Cereus laniflorus(N. P. Taylor & Zappi) Anceschi & Magli). (Tradotto da: Anceschi & Magli 2021, 43-44)
Nota: in cactusinhabitat.org 2010 e 2013, gli A&M 300, A&M 303, A&M 331, A&M 339 e A&M 343, ora identificati con C. minensis, erano stati attribuiti a Pilosocereus minensis (Werdermann) Byles & G. D. Rowley.
Luglio 2021
Aggiornamento al commento precedente.
Una filogenesi successiva, pubblicata dagli stessi autori (Bombonato et al. 2020), conferma sostanzialmente Cipocereus F. Ritter come parte di Cereus Miller. Anche in questo caso, come per il precedente articolo, l'interpretazione dell'analisi propugnata dagli autori si muove ancora a sostegno di un genere Cipocereus monofiletico, ma tale interpretazione è smentita dagli stessi risultati delle analisi. In estrema sintesi:
- Nel diagramma principale, cioè il “Maximum Probability tree” (Bombonato et al. 2020, 7, Fig. 3), l'inclusione di Cipocereus in Cereus è ben supportata da un “branch support” 100/97/77 (> 80 (SH-aLRT), 95 (UFBOOT), 70 (RBS), mentre la sua esclusione non è supportata (vedi il nodo immediatamente sopra - / - / - /).
- Gli stessi autori ne sono consapevoli, infatti nelle loro affermazioni sulla presunta monofilia di Cipocereus vi sono contraddizioni: "The genus Cereus appears as monophyletic, with Praecereus and Cipocereus appearing autside the ingroup. It is worth noting that the autgroup position of Cipocereus was controversial and with poor support in most ML trees ... " [sic!] (ibidem 6).
- Quindi, per suffragare la loro posizione contro l'evidenza dei dati, si sono lasciati andare a ipotesi puramente speculative "The controversial placement of Cipocereus observed in some of our analyses (Fig. 3; Fig. S4) suggests that Cipocereus and Cereus are sister but diverged during a rapid radiation, as revealed by the short internal edge related to the "anomaly zone" in the tree, imposing challenges to recontruction (Fig. 3). " (ibidem 7)
- Questo per voler continuare a sostanziare un gruppo monofiletico inesistente (cioè Cipocereus), sulla base dell'unica autopomorfia evidenziata da Taylor & Zappi (1989, 13-40; 2004, 282-290), cioè frutti indeiscenti, con polpa acquosa incolore, carattere questo, come già riportato più volte, rilevabile anche in alcuni Pilosocereus spp. (Braun in Hunt & Taylor 1990, 8: 99, Anceschi & Magli 2013b, 84-85).
- Come abbiamo già sottolineato in Bradleya (Anceschi & Magli 2018, 36: 75) "Obviously we do not agree with this way of doing science".