Nel nordovest Argentino, le valli Calchaquies sono un ecosistema formato da un insieme di valli, fiumi, montagne e quebradas colorate, che costituiscono un habitat fortemente xerofito. Le valli corrono lungo la precordigliera andina a ovest delle Provincie di Catamarca, Tucumán e Salta. Iniziano alla porta di Belén (Catamarca), per arrivare fino alla Quebrada del Toro (Salta), in un’estensione di circa 400 km in linea d’aria. Su circa 325 km di questi si possono incontrare, in un continuum spaziale, le varie popolazioni che compongono il taxon noto come Echinopsis thionantha (Spegazzini) Werdermann. Partendo dalla Cienaga de Abajo, 19 km a nord di Belén (Kiesling (2005, 88), segnala popolazioni disgiunte del taxon a Famatima, La Rioja), con popolazioni di forma globulare, dalla cuticola grigio azzurra e spine nere quando giovani, note come Echinopsis glaucina H. Friedrich & G. D. Rowley o Echinopsis thionantha ssp. glauca (F. Ritter) Lowry; si arriva fino a La Poma, 51 km a nord di Cachi (Salta), per le popolazioni più a nordovest. Subito dopo La Cienaga, in direzione di Hualfín, il taxon inizia ad allungarsi, < 46 cm (A&M 451, foto 57-60), per arrivare a < 65 cm (A&M 151, foto 19), o raggiungere dimensioni < 39 x 25 (h x ø), con 25 coste, (foto 20-23), nella parte centrale dell’areale di distribuzione (Cafayate, Angastaco, Quebrada de Las Conchas). La cuticola diventa di un colore grigio verde, e le areole hanno un maggior numero di spine, anche se più corte, rispetto alle popolazioni della Cienaga. E. thionantha è un perfetto esempio di specie dominante. Cioè più opportunista, e meglio adattabile a differenti habitat, con una conseguente maggiore progressione numerica degli individui e delle popolazioni e una grande variabilità. Questo caso ci da la possibilità di mettere in evidenza quanto le differenze portate per distinguere gruppi affini di taxa, una volta fatte le verifiche in habitat, abbiano spesso poca consistenza. Come già detto, nella parte più meridionale dell’areale, le popolazioni della forma glaucina o glauca, che chiameremo glaucina populations, si distinguono da E. thionantha per essere più piccole, con meno coste (8-14 vs 9-15), meno spine, ma più lunghe > 1 cm (Hunt et al. 2006, text: 102-103). Abbiamo già detto inoltre, come queste popolazioni, i cui caratteri distintivi (oltre alla forma generalmente globulare) sono in realtà la cuticola grigio azzurra e le spine più giovani nere (A&M 442, foto 31-47), inizino a allungarsi tra La Cienaga de Abajo e Hualfín. In questa zona si assiste alla trasformazione delle popolazioni glaucina nelle popolazioni thionantha (A&M 451, foto 48-60). Ora pur non riconoscendo noi la necessità di ranghi infra o intra specifici, vorremmo sottolineare che due sottospecie. della stessa specie per esistere dovrebbero godere di una minima autonomia territoriale. Se esiste un continuum spaziale tra le popolazioni che costituiscono una specie naturale, e le “distinte” forme si fondono tra loro, è evidente che biologicamente stiamo parlando della stessa specie, e che è inutile invocare specie o sottospecie distinte a indicare le varianti in questione. A nostro parere, non siamo nemmeno di fronte a popolazioni che si incrociano tra loro dando luogo a forme intermedie, ma alla stessa popolazione che si è già trasformata nello spazio e nel tempo. In verità la specie ha continuato a trasformarsi anche in altre zone dell’areale, ma queste trasformazioni non hanno portato a invocare forme distinte. Abbiamo anche il caso di individui sparsi (non popolazioni), che in alcune zone dell’areale della specie, sono stati assunti al rango di sottospecie col nome di Echinopsis thionantha ssp. ferrarii (Rausch) Lowry (Hunt et al. 2006, text: 102-103) o al rango di specie e in un altro genere, come Acathocalycium ferrarii Rausch (Anderson 2001, 105; 2005; 2011). Nell’aprile 2011 ci siamo dedicati ai rilevamenti nella zona di Amaicha del Valle (Tucumán, AR), l’areale della sottospecie ferrarii. Precisamente: a sud est di Amaicha, in località El Remate, a est nelle zone de El Tío e del Observatorio, a nordovest fino al Rio Calchaquies, passando poi a Quilmes sull’altro lato della valle, entrando poi per altri 10 km fino al Rincon de Quilmes. Il taxon è indicato con i seguenti caratteri: portamento globoso < 12 cm, color verde, circa 18 coste, spine a punteruolo, centrali 1-4 < 1,5 cm, radiali 7-9, < 2 cm. fiori da giallo a rosso arancio, a carminio, < 5,5 x 5 cm (Anderson 2001, 105; 2005; 2011). Tra questi l’unico carattere che potrebbe distinguere il taxon da E. thionantha, è il colore del fusto verde vs verde grigio, e a detta di Kiesling e Ferrari (2005, 90) per il fatto che fusti sono depressi o globosi, mai cilindrici come in E. thionanta, e non così grigi. Sui fiori Kiesling e Ferrari ci dicono che sul lato ovest della valle (Rincon de Quilmes), dove fu rilevato il tipo, sono rossi; mentre sull’altro lato (a est di Amaicha) le popolazioni hanno fiori che vanno dal giallo al rosso, con tutti i toni intermedi. Su tutto l’areale preso in esame, vivono popolazioni di E. thionantha che (ovviamente) oltre alla forma globulare, possono allungarsi crescendo. All’interno di queste popolazioni, si possono identificare alcuni individui (di solito isolati), che mostrano i caratteri che sarebbero distintivi della ssp. ferrarii, o A. ferrarii (A&M 460, foto 67-70, 74-75, 81-84, 86, 97-102; A&M 471, foto 121-124), e che vivono a lato dei conspecifici più allungati (A&M 460, foto 86; A&M 471, foto 123, 125). A sottolineare la variabilità delle popolazioni portiamo anche l’esempio del rilevamento effettuato a sud di Amaicha, dove alcuni esemplari hanno le caratteristiche delle popolazioni glaucina (A&M 469, foto 115-120); da notare che anche in questo caso la forma può essere sia glubulare che allungata. Come evidenziato E. glaucina/E. thionanta ssp. glauca e A. ferrarii/E. thionanta ssp. ferrarii sono fasi nel processo di trasformazione di E. thionanta, la prima a livello intrapopolazionale, la seconda a quello infrapopolazionale. In entrambe i casi ci sembra opportuno considerare i taxa in questione sinonimi della dominante E. thionanta. (Tradotto da: Anceschi & Magli 2013b, 52-55)