Probabilmente Weingartia fidana (Backeberg) Werdermann, comprende anche Weingartia cintiensis Cárdenas. (Ottobre 2010)
Già nel commento a Weingartia fidana (Backeberg) Werdermann del 2010 avevamo considerato l’ipotesi che Weingartia cintiensis Cárdenas fosse solo un sinonimo del primo taxon. I successivi studi negli habitat dei due taxa ci hanno convinto che questi formano effettivamente una unica specie biologica, la quale mostra, negli areali occupati, una normale progressione delle popolazioni e della variabilità degli individui. Le distinzioni morfologiche riportate dall’ultima letteratura per mantenere diviso il taxon in due sottospecie (Anderson 2001, 602; Hunt et al. 2006, text: 248), indicano 3-4 spine centrali e 9-14 radiali per la ssp. fidana (dato non specificato in Hunt et al.) vs 13-14 spine indistinte tra radiali e centrali per la ssp. cintiensis (ma 5-10 in N=249]Augustin & Hentzschel 2002). Differenze di questo tipo sono insignificanti per distinguere le popolazioni di una specie naturale, la cui distribuzione parte dalla provincia di Jujuy nell’estremo nord argentino, arrivando ad occupare diverse aree contigue dei Depts di Potosì, Tarija e Chuquisaca nel sud della Bolivia. Si potrebbe piuttosto dire che, nella parte più a nord ovest dell’areale (Tarija e Chuquisaca), alcune popolazioni di W. cintiensis mostrano forme di crescita dove i fusti formano estesi gruppi (A&M 567, foto 48-49; A&M 572, foto 51, 54-55), < 92 cm di lunghezza, rispetto alle popolazioni della zona di Tupiza, pur mostrando al proprio interno individui poco differenziati rispetto a quelli che vivono nel sud dell’areale. Si confrontino A&M 567, foto 23, 30, 37-38, 40 (San Pedro, Chuquisaca) e A&M 189, foto 6-9, 18 (Tupiza, Potosi). In relazione a quanto evidenziato, sommiamo W. cintiensis tra i sinonimi di W. fidana. (Tradotto da: Anceschi & Magli 2013b, 88-89).
Contrariamente a Anderson (2001, 599) e da Hunt et al. (2006, text: 245; Atlas: X) nel 2010 (Anceschi & Magli 2010, 18) avevamo accettato Weingartia Werdermann come genere distinto da Rebutia K. Schumann. La nostra posizione trova conferma in Nyffeler & Eggli (2010), che a loro volta distinguono Weingartia (includendo in questa Cintia Knize & Riha e Sulcorebutia Backeberg) da Rebutia, sulla base delle ultime ricerche molecolari (Lendel & al. 2006; Ritz et al 2007; Lendel et al. umpubl. data; Nyffeler & al. umpubl. data). Ricordiamo che nell’ultima edizione di Das Grosse Kakteen-Lexicon (Anderson 2011), Eggli ripropone l’idea di Cintia, Sulcorebutia e Weingartia come generi separati. (Tradotto da: Anceschi & Magli 2013b, 88)
Nonostante la riportata vicinanza morfologica e la continuità territoriale esistente tra Weingartia fidana (Backeberg) Werdermann e Weingartia cintiensisCárdenas (Anceschi & Magli 2013b, 88-89), sulla base delle evidenze molecolari (Ritz et al. 2007, 94(8): 1324, 1326), riconosciamo anche W. cintiensis al rango di specie. Febbraio 2021